D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


giovedì 23 gennaio 2014

Iper Bambini, per convenienza





ADHD: "creatività" iatrogena

"Le scuole elementari stanno diventando delle cliniche psichiatriche"
11 novembre 2013

"Aumento esponenziale del consumo di psicofarmaci sui bambini: un esempio di applicazione delle
teorie psichiatriche che saranno promosse all’imminente congresso mondiale di Milano sull’ADHD

Merano. Recentemente abbiamo ricevuto la sconvolgente segnalazione di alcuni genitori di Merano, preoccupati del rapporto molto stretto tra il reparto di psichiatria infantile e le scuole elementari. Infatti parecchi bambini si recano regolarmente all’ospedale di Merano per essere “aiutati” nelle loro difficoltà e spesso la psichiatra presiede alle riunioni degli insegnanti e detta o addirittura “impone” il percorso del bambino. La situazione è talmente grave che un genitore ha persino presentato un reclamo al garante della privacy e un esposto all’ordine dei medici sulla dr.ssa Donatella Arcangeli, primario del reparto di neuropsichiatria infantile di Merano. Abbiamo anche incaricato l’avvocato Francesco Miraglia del foro di Modena, che già in passato aveva fatto si che il figlio sottratto ingiustamente perché secondo gli psichiatri “non riusciva a essere emotivamente vicino al figlio” venisse restituito al padre, di valutare la necessità di inoltrare un esposto alla Procura di Bolzano. E purtroppo i risultati di una breve investigazione sull’area di Merano sono molto preoccupanti, tanto che informeremo le autorità competenti, in primis l’Assessore alla Salute di Merano. [...]"

continua su http://cogitoergo.it/?p=24094


ADHD: psicofarmaci ai bambini?

L’Istituto Superiore di Sanità definisce il Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività (ADHD, acronimo per l’inglese Attention Deficit Hyperactivity Disorder) un disordine dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell’adolescente, caratterizzato, secondo i criteri del Diagnostic and Statistical Manual Of Mental Disorders (DSM-III; DSM-IIIR; DSM-IV), da inattenzione e impulsività/iperattività.
Questi sintomi non causati da deficit cognitivo (ritardo mentale), ma da difficoltà oggettive nell’autocontrollo e nella capacità di pianificazione, sono persistenti in tutti i contesti e situazioni di vita del bambino causando una limitazione significativa delle attività quotidiane. Quelli più frequentemente associati sono il disturbo oppositivo-provocatorio e i disturbi della condotta, i disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disgrafia, ecc.), i disturbi d’ansia.

Il Deficit è apparso nella scena intorno agli anni ’80 dopo che alcuni psichiatri avevano individuato una malattia che colpiva i bambini rendendoli distratti, troppo vivaci e iperattivi. La definizione, accettata dalla comunità scientifica, venne inserita nella bibbia psichiatrica chiamata DSM: il «Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali».

Questo manuale medico nel corso degli anni ha subito numerose revisioni e/o aggiornamenti che lo hanno portato dal DSM-I fino all’attuale DSM-IV. Una nuova malattia, anzi una nuova definizione di malattia, per essere inserita nel DSM non ha bisogno di vere e proprie prove scientifiche, ma spesso e volentieri del parere favorevole degli esperti, sul quale migliaia di medici baseranno le loro diagnosi.

Il farmaco attualmente più usato per la normalizzazione del comportamento è il Ritalin. Il Ministero della Sanità Italiano, ha catalogato il Ritalin nella Tabella I degli stupefacenti, assieme a cocaina, eroina, morfina, anfetamine, oppiacei, LSD, mescalina, e poche altre sostanze analoghe.
Questa terapia a base di psicofarmaci è fortemente ostacolata dalle campagne italiane “Giù le mani dai bambini” e “Nessuno tocchi Pierino”, le quali contestano che il farmaco principe messo a disposizione dalla scienza psichiatrica per curare bambini presenta almeno 2900 effetti collaterali noti e causa assuefazione e dipendenza.



Silver, il famoso “papà” di Lupo Alberto, ha collaborato col comitato “Perché non accada” insieme ad altri vignettisti (tra cui Bruno Bozzetto) nella stesura di un opuscolo (io lo definirei libro) informativo, scaricabile da sito del comitato o acquistabile in libreria.

Ma come viene diagnosticato un disturbo da iperattività? Nel DSM IV alle voci «Criteri Diagnostici» e «Disattenzione» è riportata una semplice lista composta da nove punti.
Con un punteggio 6/9 il bambino viene valutato affetto dal disturbo:

a) spesso non riesce a prestare attenzione ai particolari o commette errori di distrazione nei compiti scolastici
b) spesso ha difficoltà a mantenere l’attenzione sui compiti e sul gioco
c) spesso non sembra ascoltare quando gli si parla direttamente
d) spesso non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti scolastici
e) spesso ha difficoltà a organizzarsi nei compiti e nelle attività
f) spesso evita, prova avversione, o è riluttante ad impegnarsi in compiti che richiedono sforzo mentale protratto
g) spesso perde gli oggetti necessari per i compiti o le attività
h) spesso è facilmente distratto da stimoli estranei
i) spesso è sbadato nelle attività quotidiane

Le associazioni nutrono forti dubbi sull’esistenza di questa “malattia” mancando ricerche approfondite, portando i genitori a riflettere che se un bambino non sta attento, non ascolta, è sempre attivo e non ha voglia di stare seduto, vi possano essere altre motivazioni oltre a quelle biologiche.
Problemi sociali, famigliari, di inserimento, di gruppo, le sostanze coloranti di molti alimenti destinati ai bambini e gli iperstimoli che giungono da videogiochi, televisione, radio, internet, possono essere concause di questo disturbo.
Il cervello di un bambino è una spugna e se da un lato è positivo che i bambini siano più stimolati rispetto a 50 anni fa, non dobbiamo sottovalutare che in alcuni bambini più sensibili questi stessi stimoli possano essere eccessivi.

Un bambino iperattivo è sicuramente più difficile da gestire, ma è anche intuitivo, individua soluzioni ai problemi in modo più fantasioso, ha più autostima, immaginazione e passione in ciò che davvero gli interessa. Io credo che questi bambini possano diventare una grande risorsa per il futuro, se aiutati a esprimere se stessi e mitigando i loro eccessi.

Un bambino a cui era stata diagnosticata l’ADHD in età scolare si chiama Michael Phelp: ha vinto 8 medaglie d’oro nel nuoto alle olimpiadi di Pechino 2008.

E voi cosa ne pensate?

Blogmmamma.it è un sito a carattere divulgativo. I punti di vista e le informazioni date non non intendono in nessun caso sostituirsi al parere del medico, che invitiamo sempre a consultare in caso di dubbio.

fonte:
http://www.blogmamma.it/adhd-psicofarmaci-ai-bambini/


foto di Bruno Bozzetto 2009
tratta da:
http://www.blogmamma.it/tag/malattie/page/28/





L’ADHD non è una malattia. 

Essere drogati con ritalin sì

Controllo della psichiatria nelle scuole ed uso di psicofarmaci sui bambini

https://secure.avaaz.org/it/petition/Controllo_della_psichiatria_nelle_scuole_ed_uso_di_psicofarmaci_sui_bambini/


"Nel 2008, ho aiutato il padre di un dodicenne canadese, cui un tribunale aveva imposto una "diagnosi" psichiatrica di ADHD e la conseguente somministrazione di "farmaci" psichiatrici, a scrivere una lettera a Health Canada (l'autorità canadese del farmaco) chiedendo se l'ADHD e altri disturbi psichiatrici e gli 'squilibri chimici' del cervello erano anomalie o malattie fisiche effettive e scientificamente comprovate.

In una lettera del 10 novembre 2008, Supriya Sharma, direttore generale di Health Canada rispose: "Per i disturbi mentali e/o psichiatrici in generale, tra cui depressione, ansia, schizofrenia e ADHD, non sono presenti anomalie microscopiche o chimiche che siano state convalidate come diagnosi fisiche oggettive e quindi confermatorie. Piuttosto, la diagnosi di possibili condizioni mentali viene descritta unicamente in termini di sintomi (che possono essere osservati dal medico o riferiti dal paziente o dai membri della famiglia) che tendono a raggrupparsi insieme."

Allo stesso modo, ho scritto alla FDA (l'autorità statunitense). Il 12 marzo 2008, risponde Donald Dobbs, responsabile della sicurezza dei consumatori, divisione dell'ufficio informazioni sul farmaco del centro comunicazione e formazione per la ricerca e valutazione dei farmaci: "In risposta alla vostra lettera del 19 dicembre 2008 in cui richiedete il riferimento/citazione dalla letteratura medico scientifica che i cinque disturbi psichiatrici elencati nella vostra lettera siano malattie reali... Ho consultato la FDA New Drug Review Division e sono d'accordo con la risposta data dalla Health Canada. I disturbi psichiatrici vengono diagnosticati sulla base della presentazione da parte del paziente di sintomi che la più grande comunità psichiatrica ha finito per accettare come reale e passibile di reagire al trattamento. Non abbiamo nulla da aggiungere alla risposta della Health Canada."

Non dovrebbe sorprendere che il Presidente di queste nuove linee guida per l'ADHD tra i 4 e 18 anni di età, Mark Wolraich, medico della University of Oklahoma, sia anche consulente della Shire Farmaceutici, Eli Lilly, Shinogi e Next Wave Farmaceutici, o che lo stesso progetto abbia ricevuto milioni in finanziamenti farmaceutici – nel 2011, 30.000 dollari da Pfizer; 100.000 da Eli Lilly; e 79.650 da Merck. Nel 2010, 297.750 da Pfizer; 100.000 da Merck; e 3.000 da Shire. Tra il 2008 e il 2009, altri 69.000 da Pfizer. Né questa è la prima volta: il programma è stato accusato di promuovere un'agenda farmaceutica: nel 2008, i suoi membri sono stati indagati per i loro legami finanziari con l'industria farmaceutica, quando l'Accademia ha emanato le linee guida raccomandando le statine (farmaci ipocolesterolemizzanti) per i bambini, dopo che è stato divulgato che avevano ricevuto notevoli contributi da aziende farmaceutiche produttrici di statine, tra cui i 433.000 dollari da Merck, 835.250 dalla Abbott Laboratories' Ross Product Division e 216.000 dalla Bristol-Myers Squibb company Mead Johnson Nutritionals.

I pediatri degli Stati Uniti devono scegliere. O sostengono i neonati e i bambini loro pazienti oppure passano il confine etico-morale rendendo 'pazienti' dei bambini normali, per poi avvelenarli tramite farmaci, mentendo e tradendo la fiducia dei genitori e delle famiglie.

Quando i medici attendibili, divenuti non più affidabili, consapevolmente chiamano "anormali" i soggetti normali e li avvelenano, definendolo "trattamento" sono diventati essi stessi sfruttatori.

Il pubblico deve comprendere la totale e completa frode e inganno della "psichiatria biologica" -che afferma che tutti i "disturbi psicologici e psichiatrici' elencati nel loro manuale diagnostico e statistico (DSM) e nella classificazione internazionale delle malattie (ICD) sono malattie, come il resto della medicina. Di fatto, non solo una di quei "disturbi" è una malattia. Ma le illusioni sono potenti. Dopo tutto, loro sono medici, sono andati a scuola di medicina. Non ci racconterebbero bugie – no? Non abbiamo altra possibilità se non fidarci. Già, e loro lo sanno.

Ogni bambino una volta o l'altra, o periodicamente durante l'infanzia manifesta tutte le 'caratteristiche' del cosiddetto ADHD e di un numero qualsiasi di 'disordini' psichiatrici. Il che è esattamente ciò che prevedono e vogliono che succeda. Il loro piano, come dovrebbe essere perfettamente chiaro assistendo alle loro ultime linee guida per l'ADHD, è quello di etichettare come 'anormali' e 'malati' tutti i bambini del mondo e vendere loro farmaci per tutta la durata della loro vita innaturale (da nessuna parte si parla degli orrendi tassi di dipendenza o del fatto che il tasso di morte cardiaca improvvisa su Ritalin, Adderall e gli altri stimolanti in genere, è aumentato del 700%).

Dr. Fred A. Baughman, Jr.
(Specialista in Neurologia e Neurologia dell'Infanzia; Membro della American Academy of Neurology; Autore di: La frode dell'ADHD – come la psichiatria rende "Pazienti" i bambini normali).

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche. Per svelare alcuni retroscena del marketing della salute mentale, il business del secolo, è stato realizzato un documentario "Marketing della pazzia" che delinea la storia e l'attualità di questo business, stralci del video su:http://www.ccdu.it/videos.html"

fonte:
http://www.ccdu.org/comunicati/ladhd-malattia-essere-drogati-ritalin


https://www.facebook.com/mimmone.dambrosio/posts/10202120364604697


Neurologo Usa, sindrome iperattività non esiste
Fonte: ANSA


La definizione sarebbe una collezione 20 casistiche diverse

http://www.giulemanidaibambini.org/.../neurologo-usa...

Ne soffre un ragazzino americano su sette. Secondo le stime dei Centers for Disease Control and Prevention, due terzi di quanti ricevono la diagnosi vengono curati con stimolanti e anfetamine. Negli Stati Uniti e’ la seconda malattia cronica dell’infanzia dopo l’asma. Eppure, secondo un luminare della neurologia di Chicago, la famigerata Adhd (sindrome da iperattività’ e deficit di attenzione) non esiste. La malattia delle nuove generazioni sarebbe in realtà’ una collezione di una ventina di condizioni diverse, alcune banali altre meno: dalla miopia, alla depressione, al disordine bipolare. Ciascuna delle quali necessita un trattamento specifico.

Il nuovo libro di Richard Saul, “Adhd Does not Exist”, ha ricevuto una accoglienza glaciale negli Usa dove milioni di giovanissimi e meno giovani vengono curati con il Ritalin o l’Adderall, tant’è che a volte le scorte dei farmaci vanno in esaurimento. Per arrivare alle sue conclusioni, il neurologo si è basato su trent’anni di pazienti che si sono rivolti a lui lamentando scarsa capacità di concentrazione. Il medico si è accorto che le ragioni della distrazione cronica erano estremamente diverse: una ragazzina era miope e non riusciva a leggere bene la lavagna, un altro, che non seguiva con attenzione le lezioni di matematica, era più avanti del resto della classe ed è “guarito” una volta spostato con un gruppo più avanzato. Alcuni avevano problemi di udito. Per altri la diagnosi “ombrello” nascondeva altre malattie: la sindrome di Tourette, l’autismo, la sindrome ossessiva-compulsiva, dislessia e altre difficoltà di apprendimento. Usualmente l’Adhd viene diagnosticata tra i tre e i sette anni. Troppi medici, secondo Saul, prescrivono gli stimolanti dopo un esame superficiale del paziente. D’accordo con lui altri studiosi: notando un aumento del 66 per cento delle diagnosi tra 2000 e 2010 l’esperto inglese Simon Sinek ha osservato che “siamo di fronte a una generazione diventata dipendente dagli effetti di sms, e-mail e altre attività’ online che stimolano la dopamina”. E anche negli Usa si cominciano a registrare voci di dissenso: Mailyn Wedge, una psicoterapeuta che si batte contro chi somministra Ritalin come se fossero caramelle, ha notato che il 56 per cento degli specialisti che hanno inserito l’Adhd nel manuale delle malattie mentali hanno legami con case farmaceutiche indirettamente beneficiarie della creazione della nuova diagnosi.


"...Ora un neurologo americano, Richard Saul, ha pubblicato un libro: "L'ADHD non esiste".
Secondo i dati del Center for Disease control and Prevention negli USA ci sono 6.400.000 bambini tra i 4 ed i 17 anni cui è stato diagnosticato il disturbo da deficit di attenzione/iperattività, ma il dott.Soul sostiene che l'iperattività ed i disturbi di attenzione possono essere fatti risalire ad una ventina di altre condizioni diverse, ciascuna delle quali merita un trattamento specifico suo proprio, mentre l'aumento delle diagnosi di ADHD potrebbe essere legato ad alcune forme di superficialità, senza contare gli interessi delle case farmaceutiche ..."

http://chaos-lasfinge.blogspot.it/.../adhd-esiste-o-non...


foto di Domenico D'Ambrosio.

Domenico D'Ambrosio

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