D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


venerdì 8 marzo 2013

Un Supermarket per chi non arriva a fine mese

DTY4AFS55164--330x185Un Supermarket per chi non arriva a fine mese – Prezzi bassissimi in cambio di quattro ore di volontariato. Al «social market» la spesa si fa scorrendo prodotti e prezzi sullo schermo di un computer. Pasta, riso, olio, biscotti, carne in scatola, caffè, tonno, fagioli, detersivo, sapone… Il commesso spunta la pagina e prende i prodotti. Non c’è scelta, il marchio è uno, lo stesso che si trova in numerosi supermercati di quartiere. Il conto? Sarà virtuale oppure minimo. Questo negozio non è per tutti, può servirsene solo chi è povero ed è entrato in un progetto sostenuto dall’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo. «Nei nostri progetti non può mancare l’aspetto educativo, spiegano, a chi viene a fare la spesa chiediamo la disponibilità a dedicarci quattro ore di volontariato al mese. La reciprocità, la compartecipazione deve essere alla base di ogni nuovo intervento di welfare”. Gli studenti addetti alla consegna dicono: “Vediamo tante case normali, perché le persone che ci vivono erano persone con un lavoro e una vita normale. Ma adesso il loro frigor è vuoto». Questo in via Pragelato Torino.  (Lastampa.it)

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