D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


giovedì 14 marzo 2013

Staminali: Sofia, garantita solo un'infusione no tutta cura Mamma bimba, ospedale Brescia non ha autorizzazione


Staminali: alcune provette che contengono cellule coltivate in laboratorio, in una foto d'archivioStaminali: alcune provette che contengono cellule coltivate in laboratorio, in una foto d'archivio
Sofia potrà essere sottoposta solo alla seconda infusione di staminali ma non potrà proseguire la cura. "La direzione degli Spedali - spiega la mamma Caterina Ceccuti - fa sapere che la bimba ha diritto ad una sola infusione presso questa struttura. Non è previsto il completamento della terapia come speravamo, a meno di un imposizione da parte delle autorità giuridiche o sanitarie nei confronti degli Spedali".
E' una "doccia fredda", come la definisce Caterina, cui è stata sottoposta ieri sera la famiglia della bimba di tre anni e mezzo affetta da una grave malattia degenerativa che porta a paralisi e cecità. "Il dramma - spiega - sta nel fatto che anche stavolta non é garantita la continuità terapeutica necessaria alla bambina per stabilizzare i risultati ottenuti. Dunque la nostra lotta per il diritto alla vita di Sofia non è ancora finita purtroppo". Gli Spedali provvederanno oggi a sottoporre Sofia alla seconda infusione, spiega in una lettera al Ministero, all'Aifa e al legale della famiglia il direttore generale dell'ospedale di Brescia Ermanna Derelli, per "responsabilità morale" nei confronti della piccola paziente. "Resta fermo - scrive Derelli - che tale impegno dell'azienda è limitato al caso di Sofia e limitatamente alla seconda infusione. Si precisa che detta scelta non potrà riguardare altri casi o le successive infusioni per la piccola Sofia, in mancanza di precise e formali decisioni delle Autorità sanitarie e/o giudiziarie, che autorizzino o impongano la somministrazione della terapia con cellule non prodotte in cell factories autorizzate". Sofia, dunque, allo stato attuale, non potrà avere le ulteriori 3 infusioni (il ciclo è di 5 e quella iniziale fu fatta in dicembre prima che un giudice fiorentino intimasse lo stop alla terapia).

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