D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


martedì 26 marzo 2013

LA COREA DEL NORD PRONTA AL PROGETTO ESTREMO DI ATTACCARE GLI USA


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"L'alto comando dell'Armata Popolare Coreana dichiara che tutte le truppe di artiglieria, incluse le forze missilistiche strategiche e le unità di artiglieria a lunga gittata saranno piazzate in posizione di combattimento in classe A", allerta un comunicato della Korean Central News Agency di martedì 26 marzo.
Kim Jong-un, il dittatore dal viso paffuto, sembra infatti animato dalle ferme intenzioni di attaccare i territori americani d'oltremare dell'isola di Guam e delle Hawaii, e addirittura minaccia il folle obiettivo di scatenare le proprie forza armate sull'America Continentale, area sinora considerata quasi impenetrabile agli attacchi esterni.
Galvanizzato dal successo del lancio di un missile a lunga gittata a dicembre, e dall'esito positivo di un test nucleare a febbraio, lo stato nordcoreano si ritiene pronto ad annientare lo storico nemico statunitense, anche se al Jazeera racconta lo scetticismo di esperti di tecniche militari, secondo i quali la preparazione e i materiali bellici di cui dispone la Corea del Nord non sono ancora in grado di portare avanti una lotta sullo stesso piano contro gli USA.
Le Hawaii e Guam, inoltre, sarebbero fuori dalla portata dei razzi a loro disposizione, che permetterebbero al massimo di puntare le basi militari americane situate in Corea del Sud e Giappone.

Intanto la Corea del Sud, dalla sua postazione di osservazione privilegiata, rassicura sul fatto che sta monitorando lo stato fortezza, e non sembra riscontrare movimenti sospetti o attività anomale. Le minacce giungono dopo l'accordo firmato venerdì 22 marzo tra la stessa Corea del Sud e gli USA, col quale si stabilisce una previdente alleanza militarein risposta al crescente numero di provocazioni di Kim Jong-un.

Fresche di diffusione sono poi le foto più recenti che la Repubblica Democratica Popolare di Coreaha fatto pervenire come cartolina postale all'Occidente, efficace monito allarmista che documenta fitte esercitazioni delle forze militari nordocoreane.

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