D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


mercoledì 27 febbraio 2013

Il ricatto di Moody’s: avanti con le riforme o downgrade per l’Italia



27 feb. – L’esito del voto in Italia ha ripercussioni negative sul rating dell’Italia. Lo sostiene una nota di Moody’s Investors Service, secondo la quale sono cresciute le possibilita’ di un ritorno al voto e questo prolunga l’incertezza politica del paese. “Prenderemmo in considerazione un downgrade del rating del debito italiano – si legge nella nota – nel caso di un concreto peggioramento delle prospettive del Paese o di difficolta’ nella realizzazione delle riforme“.
Anche “un peggioramento delle condizioni di finanziamento, come risultato di nuovo, sostanziale shock economico interno e di shock finanziari per la crisi dell’area euro porterebbero a pressioni al ribasso sui rating dell’Italia”. Moody’s, nel luglio del 2012, ha assegnato all’Italia un rating ‘Baa2′ con outlook negativo.
Nella sua nota Moody’s teme anche che l’incertezza del dopo voto possa “aumentare il rischio che la fase di riforme avviata dal governo Monti possa sospendersi, se non bloccarsi completamente”. Inoltre, secondo Moody’s, l’incertezza in Italia potrebbe contagiare i paesi piu’ deboli dell’Eurozona e cioe’ Spagna e Portogallo, “potenzialmente riaccendendo la crisi del debito dell’Eurozona”. agi

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