D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


venerdì 25 gennaio 2013

ITALIA: ESPERIMENTI NUCLEARI E TERREMOTI


di Gianni Lannes
  

Gennaio 2013: Golfo di Catania, tra la Sicilia e la Calabria.Sulla faglia sismica più pericolosa d’Italia (la cosiddetta "scarpata di Malta"), sommergibili a propulsione ad armamento nucleare di proprietà del Governo degli Stati Uniti d’America, seguitano a “giocare”  alla guerra, in barba al semplice buon senso.


Già il 17 e 18 gennaio come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sono state registrate alcune scosse telluriche con ipocentro superficiale, a circa 10 chilometri di profondità, esattamente nell’area marina delle cosiddette esercitazioni belliche della NATO.


Qualche giorno fa (il 23 gennaio) la Guardia Costiera di Augusta ha segnalato con un Avviso di pericolosità (numero 03/2013) ed una Ordinanza (numero 4/2013), la presenza di unità militari a propulsione non convenzionale, vale a dire atomica, con manovre navali in immersione”, programmate per il giorno 31 gennaio 2013. In questi documenti militari, a firma del Capitano di Vascello Raffaele Macauda, si legge chiaro e tondo: "la necessità di prevenire il verificarsi di possibili danni". Infatti: "la zona di mare indicata nelle premesse, per la parte ricadente nella giurisdizione del Compartimento Marittimo di Augusta, è dichiarata Pericolosa per la navigazione marittima, l'ancoraggio, la pesca ed a tutte le attività comunque connesse all'uso del mare". Ergo...


In effetti, nei mari italiani vagano senza controllo, alcune centrali nucleari galleggianti, mentre gli obbligatori piani di sicurezza risultano obsoleti o addirittura (nella maggioranza dei casi) sconosciuti sia alla popolazione che alle autorità civili. Oltretutto, in violazione del Trattato internazionale di non proliferazione nucleare.

Sia sulla costa calabra che su quella siciliana, l'ignara popolazione è da tempo che avverte distintamentfe forti ed apparentemente inspiegabili boati, provenienti dal mare, come ha documentato la dottoressa Agnesina Pozzi. 

Per quale ragione imperscrutabile di Stato queste attività militari dell'Alleanza atlantica, probite negli USA, si fanno invece nei nostri mari, mettendo a repentaglio la vita di milioni di persone e l'ecosistema marino? 

Tali attività evidentemente pericolose ed illegali, non denotano forse, una mancanza totale di sovranità dell'Italia?



Riferimenti utili:




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