D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


martedì 3 luglio 2012

Soldati delle forze armate israeliane picchiano bambino palestinese.




Violazione di sei punti della Convenzione dei diritti del fanciullo da parte dello Stato ebraico. Bimbi picchiati e detenuti senza motivo e processo. Orrori quotidiani

Orrore in Palestina causato dall’ennesima violenza sui bambini. Non si tratta, per fortuna, di una qualche strage, ma di calci, schiaffi e violenze varie.

In un video che sta facendo il giro del web, si vede benissimo un bimbo , di 9 anni, Abed a-Rahman, che corre, viene raggiunto da un soldato israeliano che lo strattona e dopo un secondo soldato sopraggiunge e gli rifila un calcio nel sedere. Cosa sia successo prima e dopo è un mistero, ma quei pochi secondi filmati rivelano ciò che realmente subiscono i bimbi ad ovest del fiume Giordano.

La scena si svolge in una delle vie di Al-Khalîl a Hebron (Cisgiordania), città dei Territori Occupati dove vivono molti coloni, caratterizzata da forti tensioni tra israeliani e palestinesi tanto da ospitare una specifica missione ONU.
“Un altro atto terroristico sventato dalle forze israeliane” è il commento ironico di un internauta sulle immagini dell’associazione israeliana B’Tselem, che si occupa dei diritti umani nei territori occupati.

In queste zone ogni giorno si fanno i conti con orrori del genere. Questo episodio rappresenta la minima parte di ciò che avviene. I soldati entrano di notte nelle case prelevando i bambini nel sonno, trascinandoli via ammanettati e bendati, il tutto per interrogarli senza la presenza di un parente, spesso minacciandoli e compiendo violenze gratuite. A ciò fa seguito, spesse volte, la detenzione a lungo termine, senza giusta causa e senza processo.

Solo pochi giorni fa un rapporto di eminenti giuristi britannici, supportati dal Ministero degli Esteri Londinese, ha ricordato gli orrori della detenzione infantile, accusando lo Stato ebraico di violare almeno in sei punti la convenzione dei diritti del fanciullo.

Fatti del genere si verificano quotidianamente in Medio Oriente, spesso taciuti dall’opinione pubblica o non denunciati dalle vittime. Soprusi e violenze inaccettabili, che proprio per essere inflitte a degli indifesi risultano doppiamente odiose e infami.

fonte http://www.lavika.it/2012/07/soldati-israeliani-picchiano-bambino/

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