D'un tratto nel folto bosco

Non c’era nessuno in tutto il paese che potesse insegnare ai bambini che la realtà non è soltanto quello che l’occhio vede e l’orecchio ode e la mano può toccare, bensì anche quel che sta nascosto alla vista e al tatto, e si svela ogni tanto, solo per un momento, a chi lo cerca con gli occhi della mente e a chi sa ascoltare e udire con le orecchie dell’animo e toccare con le dita del pensiero.
Amos Oz


venerdì 11 maggio 2012

Se vedi chi comanda, vuol dire che a comandare non è lui.



Tutti i paesi del mondo sono mostruosamente indebitati… chi è il legittimo creditore? Chi cavolo è il legittimo creditore ultimo di tutto questo ben di dio, al cui paragone i fantastiliardi di zio Paperone paiono noccioline? Ci si aspetterebbe che al mondo ci siano nazioni debitrici e nazioni creditrici – così ci è parso a lungo, il terzo mondo in debito ed il primo mondo in credito – ma d’un tratto ci viene raccontato che tutto il mondo si sia improvvisamente trasformato in terzo mondo indebitato. Se tutte le nazioni del mondo sono debitrici ne consegue logicamente che tutti gli esseri umani del mondo sono indebitati. Ma il valore del mondo è generato proprio da tutti i miliardi di persone che nel mondo lavorano, faticano e così facendo producono valore. Come possono tutte le persone del mondo essere indebitate quando tutto ciò che vale è stato prodotto da esse? Com’è possibile che i debitori siano proprio quelli che il valore lo hanno creato? Verrebbe da dedurne che creditori non possono quindi essere umani.
Che si tratti di extraterrestri? Peggio, come ormai la gente sa, si tratta di banche.
Ma cos’è in effetti una banca? A rigore di logica, le banche dovrebbero contenere solo i soldi che gli esseri umani hanno loro affidato. Quindi, come è possibile che le banche siano riuscite ad indebitare ogni singolo essere umano della terra usando i loro stessi soldi? Il succo è che le banche private hanno facoltà di creare denaro dal nulla, un fenomeno curioso che in parecchi ancora ignorano, basato sul sistema della riserva frazionaria. E le banche centrali lo possono creare ancora più facilmente, usando l’equivalente moderno della bacchetta magica – nella fattispecie la tastiera di un computer ove il semplice tocco di alcuni tasti può generare “denaro” a volontà. Creare il denaro dovrebbe essere una prerogativa degli stati, formati dai cittadini che in essi generano il valore che il denaro rappresenterà, ma nell’Occidente democratico le banche centrali sono state quasi tutte “privatizzate” più o meno di nascosto – che in parole povere vuol dire che i soldi che tu credi di avere in linea di massima non sono più tuoi. Te li hanno prestati, anche se tu non lo sai. In rete fiocca il dibattito su questa tematica, irto di litigi a suon di tecnicismi, ma il succo è più o meno questo. La cosiddetta “indipendenza” delle banche centrali dalle proprie nazioni è in altre parole l’indipendenza delle banche centrali dai cittadini sovrani a cui i soldi del paese in ultima istanza apparterrebbero.
Le banche si stanno quindi appropriando del mondo intero dopo averlo abilmente convinto di essere in debito nei loro confronti. È un’operazione di straordinario ingegno, di magistrale illusionismo, fondata su di un’artefatta allucinazione condivisa chiamata “fiat money”, denaro creato dal nulla dalle banche stesse e alla cui realtà quasi tutti ancora credono, tanto da non rendersi conto che è completamente assurdo ed inverosimile che d’un tratto il mondo intero, senza eccezione alcuna, possa essere “indebitato” così mostruosamente e al di là di ogni senso comune.
Mentre gli ignari e gli sciocchi si fanno belli blaterando in pubblico di democrazia, dietro le quinte i criptocrati se la ridono, probabilmente con smorfie di sommo disprezzo per gli inutili blateranti. Morte e sepolte le vecchie ideologie, mentre le più recenti – democrazia e capitalismo – sono ormai in stato terminale ed agonizzanti, la nuova forma di ordine mondiale in via di affermazione si chiama criptocrazia, ovvero il governo degli oscuri, invisibili ed indecifrabili.

Se vedi chi comanda, vuol dire che a comandare non è lui.

Oggi i governi europei pseudo-democratici vengono uno dopo l’altro rimpiazzati da cosiddetti “governi tecnici”, che tutto sono fuorché “tecnici”. Di tecnico hanno solo la natura golpistica, per il resto sono esecutivi che prendono decisioni di estremo peso politico, spesso in palese contrasto con la volontà e gli interessi popolari.
Mario Monti è probabilmente solo l’antipasto di ciò che ci aspetta in Italia. Il trasferimento di sovranità procede a rapidissimi passi e si spera che i nuovi sovrani ci trattino poi con maggior garbo di quello che l’Unione Sovietica riservò ai propri satelliti. Quando ti accorgi di quanto sta accadendo è ormai troppo tardi. La democrazia viene smantellata per gradi, sostituita dalla mera retorica democratica.
Il debito dell’Italia non potrà mai venire ripagato, così come non potranno mai venire ripagati i debiti di ciascuna delle altre nazioni. Creati a partire da denaro fittizio, questi debiti sono in effetti immaginari. Così come sono immaginari i risparmi monetari che la gente crede di avere. Il mondo finanziario di oggi è la più grande catena di San Antonio della storia (gli americani lo chiamano Schema Ponzi), e si sa che le catene di San Antonio sono inevitabilmente destinate ad infrangersi contro il muro della crescita esponenziale.
Le scelte strategiche sane che l’Italia dovrebbe attuare per avere un futuro florido sono nella stessa direzione imboccata dall’Argentina, ovvero una forte ristrutturazione del debito – se non lo si potrà mai pagare è inutile fare finta del contrario e distruggere nel vano tentativo la capacità produttiva del paese – e soprattutto ritorno alla sovranità monetaria con eventuale rapida uscita dall’euro. Ciò sarebbe ovviamente un processo drammatico e dolorosissimo, ma l’alternativa si rivelerà probabilmente notevolmente peggiore, soprattutto nel lungo termine. Mario Monti ovviamente non farà nulla di tutto ciò – è lì per compiere l’esatto contrario di ciò che dovrebbe – né c’è molto da sperare in una classe politica che ha abdicato alle proprie responsabilità e consegnato le chiavi del paese agli stessi banchieri attivi nel generare la crisi che ora fingono di medicare.

 pubblicata da PARLAMENTO PULITO il giorno venerdì 11 maggio 2012 alle ore 10.14 ·

Fonte: Roberto Quaglia

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